domenica 31 marzo 2013

Pasqua in pentola: la Sardegna

Cosa si prepara per Pasqua in Sardegna?
Anche la Pasqua sarda è caratterizzata da una grande varietà di piatti tipici, anche caratteristici di singole aree all'interno dell'isola; tra tutti sicuramente spiccano i dolci, da quelli diffusi in tutta la regione e conosciuti magari con nomi diversi a seconda delle zone,  a quelli legati alle tradizioni antiche di specifiche località.
Tra gli antipasti ci sono le solite uova sode, simbolo di fertilità e rinascita, riconosciuto in tutta Italia, il salame di Tergu e il tipico pane pasquale, il coccoi de pasca.
Questo pane è lavorato per rappresentare soggetti particolari simbolici a tema pasquale (galline, cesti, ecc.), così come la pippia cun s'ou, sagomata come una bambola con un uovo sodo incastonato nel ventre.
Per primo il pillus, una pasta di semola tipicamente sarda, condita con un sugo di carne macinata e formaggio.
Il secondo rispetta le tradizioni italiane con un tocco sardo: agnello al mirto, più sardo di così non si può..
E poi tanti dolci: i più diffusi in tutta l'isola sono i casadinas o pardulas o formaggelle (prendono nomi diversi nelle varie aree), dei canestrini di pasta ripieni di ricotta o formaggio fresco, più altri ingredienti a seconda delle varianti; i gueffus, dei bon bon di pasta di mandorle ; le tricchie, dei cestini di pasta ripieni di mandorle e sapa (mosto cotto); i mustazzolus, dei biscotti romboidali a base di mosto; i papassinas, dei biscotti con uva passa, mandorle, noci, con una glassa di zucchero.
Vediamo come si preparano i dolci più diffusi della Pasqua sarda.

Casadinas o pardulas

Ingredienti per la pasta:
  • 250 gr di semola finissima di grano duro
  • 200 gr di farina 00
  • sale
Ingredienti per il ripieno:
  • 500 gr di ricotta (o formaggio fresco) 
  • 150 gr di zucchero
  • 50 gr di strutto (o burro)
  • 3 uova
  • zafferano
  • uvetta o aroma di limone o arancia
Impastate insieme la farina, la semola, un pizzico di sale e lo strutto, aiutandovi con l'aggiunta di un po' di acqua tiepida; fate attenzione a non esagerare con l'acqua, poiché l'impasto dovrà risultare piuttosto compatto ed omogeneo.
Lavorate energicamente l'impasto, poi copritelo con un panno e lasciatelo riposare per una mezz'oretta.
Preparate il ripieno, unendo la ricotta (o il formaggio fresco, se volete preparare le formaggelle anziché le ricottelle) con lo zucchero, le uova, un pizzico di zafferano e, a scelta, uvetta, aroma di limone o di arancia; mescolate gli ingredienti fino a che non saranno ben amalgamati.
Stendete la pasta con un mattarello o con la macchina per la pasta, attenendo una sfoglia dello spessore di circa 2 mm.
Con un coppapasta o un semplice bicchiere, ricavate dei cerchi di un diametro di 7-8 cm.
Posizionate un cucchiaio abbondante di ripieno su ogni cerchio di pasta; finita questa operazione, sollevate i bordi della sfoglia, come per formare un cestino intorno al ripieno, e pizzicate la pasta chiudendola in 5 o più
angoli.
Preriscaldate il forno a 170° e, quando sarà caldo, mettete le pardulas su una teglia con carta da forno e cuocere per circa 30 minuti.
Se volete prima di infornare potete spennellare le pardulas con l'uovo o cospargerle con lo zucchero, in modo che si formi una crosticina durante la cottura.
 

3 commenti:

  1. Dopo una lunga ricerca sono riuscita a trovare tutti gli ingredienti e a breve partirò con la preparazione. Stasera ti saprò dire. complimenti e auguri. Miriam

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    1. Fammi sapere come sono venute!E se ti sono piaciute...sono curiosa :)

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  2. Grande Blog di cucina. Ne stavo proprio cercando uno per imparare a cucinare. Mi sono soffermato sulle Casadinas perchè mi ricordano un sacco il mitico viaggio che ho fatto in Sardegna, purtroppo mille anni fa.
    Grazie Veronica per questo Blog perchè mi aiuterà sicuramente a diventare un grande Chef, o almeno a sopravvivere da solo.
    P.S. Ben Tornata a Roma...

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