mercoledì 16 aprile 2014

Pasqua in pentola: la Lombardia

Cosa si prepara per Pasqua in Lombardia?
Dalla Lombardia proviene uno dei prodotti pasquali più commercializzati e riconosciuti a livello nazionale. Nasce infatti a Milano, intorno al 1930, la notissima colomba pasquale.
La ricetta fu messa a punto dalla Motta, nota azienda che produceva panettoni natalizi, e proprio per utilizzare lo stesso impasto dei panettoni e i macchinari che servivano per realizzarli, venne ideata questa ricetta.
Col tempo la colomba venne prodotta da altre aziende e dalla versione classica si svilupparono numerose altre varianti, dai sapori più disparati.
L'anno scorso ne ho assaggiata una artigianale con la crema al pistacchio e devo dire che l'ho trovata più interessante della versione classica...vabbè che io non sono una grande fan della colomba, e di conseguenza neanche tanto del panettone.
Lasciando la parte la reginetta dei dolci pasquali, bisogna dire che i lombardi mangiano anche altri piatti tipici durante la Pasqua.
Anche loro usano frittate e salamini, in particolare la filzetta, come facciamo noi a Roma, ma penso che loro li mangino a pranzo e non a colazione..
Poi abbiamo anche qui varie torte salate, tra cui la sfogliata di pollo e verdure, molto differente dalle altre torte rustiche pasquali.
E ovviamente come secondo non può mancare anche in Lombardia l'agnello o il capretto.
Vediamo come si prepara la sfogliata di pollo e verdure.

Sfogliata di pollo e verdure

Ingredienti:
  • 500 gr di pasta sfoglia
  • 1 kg di carne di pollo
  • 150 di prosciutto di Praga
  • 150 gr di asparagi
  • 100 gr di piselli 
  • 50 gr di parmigiano grattugiato
  • 50 gr di burro
  • 100 ml di vino bianco
  • 1 scalogno
  • prezzemolo
  • timo
  • olio extra vergine d'oliva
  • sale
  • pepe
  • 1 tuorlo 
  • 20 gr di farina
  • 100 ml di brodo
Fate scaldare un po' di burro e l'olio in una padella capiente e preparate un soffritto con lo scalogno, tritato finemente.
Disossate il pollo e riducete la carne a pezzetti, aggiungetela al soffritto e fate cuocere una decina di minuti.
Sfumate con il vino bianco, salate, pepate e continuate a cuocere, con il coperchio, per una ventina di minuti.
Pulite gli asparagi e legateli tra loro con uno spago; metteteli a bollire per un quarto d'ora, in posizione verticale, lasciando fuori la parte delle punte.
Nel frattempo bollite in abbondante acqua salata anche i piselli, per circa 10 minuti.
A fine cottura scolate le verdure e tagliate a tocchetti gli asparagi.
Levate il pollo dalla padella, conservando il fondo di cottura, e lasciatelo raffreddare.
Stendete la pasta sfoglia in una teglia (deve essere di diametro minore rispetto alla sfoglia, che dovrà un po' strabordare) e bucherellate il fondo con una forchetta.
Mescolate il pollo con gli asparagi, i piselli, il timo, il prezzemolo tritato, il prosciutto a dadini e il parmigiano grattugiato.
Versate tutto il composto ben amalgamato sulla base e ricoprire il ripieno con la pasta in eccesso, sigillandola bene lungo i bordi.
Spennellate la superficie della torta rustica con il tuorlo sbattuto e mettete in forno preriscaldato a 200° per circa 35-40 minuti.
La sfoglia dovrà leggermente gonfiarsi e prendere un colore dorato
Diluite il fondo di cottura del pollo con un po' di brodo, aggiungete la farina e mettete su fuoco basso, mescolate e fate rapprendere finché non si sarà formata una salsina dalla consistenza cremosa.
Servite la sfogliata di pollo con verdure insieme alla salsa, messa in una ciotolina a parte.
Veronica

sabato 12 aprile 2014

Pasqua in pentola: le Marche

Cosa si prepara per Pasqua nelle Marche?
Qui in tavola troviamo un bel misto di terra e mare, esattamente come è nella natura di questa regione.
Prima di tutto bisogna nominare la mitica pizza al formaggio, che io aspetto con ansia per tutto l'anno (mia nonna non sfora mai, la prepara solo a Pasqua purtroppo) e poi la divoro nel giro di una giornata, anche se è in formato gigante.
A casa mia è il vero e tipico piatto di Pasqua, portato sulla nostra tavola da mio nonno, unico marchigiano DOC della famiglia, ma apprezzato da tutti.
La mangiamo ovviamente con le classiche uova sode e magari un po' di salamino, una bontà super calorica!
Ma nelle Marche ci sono altri piatti tipici pasquali: per esempio il brodetto bianco di Porto Recanati, la focaccia alla marinara, i calcioni, e piatti di carne come l'agnello o il pollo in potacchio.
Insomma una bella varietà di sapori e tradizioni. Vediamo le ricette di alcuni di questi piatti pasquali.

Brodetto in bianco di Porto Recanati

Ingredienti per 4 persone:
  • 1 kg di pesce (seppie, cicale di mare, sogliole, triglie, merluzzo, palombo, ecc.)
  • 1 cipolla piccola
  • 1 bicchiere di olio extra vergine d'oliva
  • brodo di pesce q.b.
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • zafferanella
  • sale
  • pepe
  • fette di pane
Pulite bene e sciacquate i vari tipi di pesce e tagliate a pezzi quelli più grandi.
In una padella riscaldate l'olio d'oliva e fate un soffritto di cipolla tagliata finemente; quando sarà dorata aggiunge
te le seppie tagliate a pezzetti.
Lasciate rosolare e intanto salate e pepate, aggiungete un poco alla volta il brodo di pesce, in qui avrete fatto sciogliere la zafferanella.
Quando le seppie saranno cotte, cominciate ad unire gli altri pesci, partendo da quelli che richiedono tempi di cottura più lunghi.
Aggiungete il vino e lasciate cuocere ancora per 15-20 minuti, mescolando di tanto in tanto.
Abbrustolite le fette di pane e servitele con il brodetto bianco molto caldo.

Crescia o pizza al formaggio

Ingredienti:
  • 500 gr di farina 0
  • 25 gr di lievito di birra
  • 150 gr di parmigiano reggiano grattugiato
  • 150 gr di pecorino romano grattugiato
  • 100 ml di latte
  • 50 gr di strutto
  • 50 ml di olio d'oliva
  • 5 uova
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 1 cucchiaino di sale 
  • 1 cucchiaino di pepe
  • pecorino e emmental a cubetti (facoltativo)
Sciogliete il lievito di birra nel latte tiepido, con un cucchiaino di zucchero, e dopo pochi minuti amalgamare con un po' di farina, fino ad ottenere un lievitino abbastanza fluido; lasciate lievitare per 45 minuti circa, coperto e al caldo.
Nel frattempo sbattete le uova e poi unite l'olio, il sale, il pepe e i due tipi di formaggi grattugiati (mi raccomando che siano ben stagionati e grattugiati finemente); mescolate energicamente fino ad ottenere un composto omogeneo.
Finito il tempo di lievitazione, aggiungete un po' alla volta la crema di uova e formaggi alla farina; impastate bene gli ingredienti, fino a che la farina sarà del tutto assorbita.
Cominciate ad incorporare lo strutto, impastando a lungo, fino ad ottenere un impasto liscio e morbido; se l'impasto dovesse essere troppo appiccicoso, aggiungete un altro po' di farina.
Lasciate lievitare per circa 2 ore, coperto da un panno e in luogo caldo; l'impasto dovrà raddoppiare in volume.
Se volete aggiugere il formaggio in cubetti, dovrete riprendere la pasta, stenderla delicatamente, disporre il formaggio sulla superficie ed arrotolarla; infine dovrete rimettere l'impasto a lievitare per circa 2 ore.
Ungete bene la teglia (ce n'è una apposita, dal fondo non troppo largo e con le pareti alte) e adagiatevi l'impasto; lasciate lievitare ancora l'impasto, fino a che non raggiungerà l'altezza del bordo della teglia.
Mettete in forno a 180° per circa 50-55 minuti; controllare la cottura con uno stecchino.
La calotta della pizza al formaggio deve rimanere abbastanza chiara; se dovesse cominciare a scurirsi troppo, coprite la calotta con della carta argentata.
Togliete dal forno e lasciate raffreddare; la pizza al formaggio è ancora più saporita se mangiata alcuni giorni dopo la preparazione.

Agnello in potacchio


Ingredienti per 5-6 persone:
  • 1 kg di agnello a pezzi
  • 1 bicchiere di vino bianco 
  • 300 gr di pomodori pelati
  • 2 spicchi d'aglio
  • 1 rametto di rosmarino
  • olio extra vergine d'oliva q.b.
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
In un tegame capiente mettere abbondante olio d'oliva, l'aglio a pezzi e il rosmarino; quando l'olio sarà caldo, aggiungere l'agnello a pezzi (si possono usare anche il pollo o il conoglio) e lasciarlo rosolare bene su tutti i lati, a fiamma media.
Salare, pepare e sfumare con un bicchiere di vino bianco secco; quando il vino sarà completamente evaporato, aggiungere i pomodori pelati e un bicchiere d'acqua, e lasciar cuocere l'agnello a fuoco dolce (prima con un coperchio e poi scoperto), mescolando di tanto in tanto, fino a che la carne sarà ben cotta e molto tenera.
Veronica

venerdì 11 aprile 2014

Pasqua in pentola: il Piemonte

Cosa si prepara per Pasqua in Piemonte?
Il Piemonte è molto grande e ha molteplici tradizioni culinarie al suo interno e quindi la tavola di Pasqua presenta una grande varietà di piatti.
Possiamo trovare una tipica torta pasqualina, simile a quella della vicina Liguria, la torta agli spinaci, per primo magari degli agnolotti, seguiti da cosciotti di agnello o da un brasato al brodo.
Per dolce possiamo trovare la torta di castagne, il salame del papa, le persi al furn (pesche al forno) e le mitiche uova di cioccolata..ricordiamoci che il Piemonte ha una tradizione illustre nella pasticceria e in particolare nella cioccolata!
Vediamo qualche ricetta tipica della Pasqua piemontese.

Torta di spinaci

Ingredienti:
  • 1 kg di spinaci
  • 200 gr di riso
  • 150 gr di burro
  • 4 uova
  • 1 cipolla
  • olio extra vergine d'oliva
  • 2 spicchi d'aglio
  • brodo q.b.
  • parmigiano grattugiato
  • pangrattato q.b.
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
  • noce moscata q.b.
Fate soffriggere la cipolla tritata con un po' d'olio di oliva e il burro; quando la cipolla sarà dorata, aggiungete l'aglio e fatelo rosolare.
Aggiungete gli spinaci lavati e tagliati a pezzetti grossolani, salate e coprite il tegame con un coperchio.
Quando gli spinaci saranno cotti, aggiungete il riso e mescolate spesso, aggiungendo poco alla volta il brodo.
A circa metà tempo di cottura del riso levate il tegame dal fuoco e lasciate raffreddare.
Aggiungete le uova, alcune manciate di parmigiano, la noce moscata e il pepe, mescolate bene gli ingredienti e trasferite il composto in una teglia unta e cosparsa di pangrattato.
Livellate bene il composto e ricoprite la superficie di pangrattato e di qualche fiocco di burro; infornate a 180° per circa un'oretta.

Salame del Papa (Alessandria)

Ingredienti:
  • 150 gr di biscotti secchi
  • 150 gr di nocciole
  • 150 gr di burro
  • 150 gr di zucchero a velo
  • 80 gr di cacao amaro
  • 1 uovo + 1 tuorlo
  • 1 bicchierino di rum (facoltativo)
  • cacao dolce q.b.
Tagliate il burro a pezzetti e fatelo ammorbidire; unite lo zucchero a velo e lavorate i due ingredienti.
Aggiungete il cacao amaro setacciato, l'uovo e il tuorlo, e amalgamate tutto.
Tritate i biscotti e uniteli all'impasto; aggiungete anche le nocciole e il rum (se non ci sono bambini che devono magiare il dolce) e incorporateli bene all'impasto.
Date all'impasto la forma di un salame e avvolgetelo nella pellicola trasparente; fatelo rassodare in frigorifero per almeno 5 ore.
Prima di servirlo spolverizzatelo di cacao dolce su tutta la superficie.

Torta di castagne

Ingredienti:
  • 500 gr di castagne secche
  • acqua per la cottura q.b.
  • sale q.b.
  • 2 mele
  • 6 uova
  • 200 gr di zucchero
  • 200 ml di latte
  • 80 gr di cacao amaro
  • 200 gr di amaretti
  • scorza di un limone
  • scorza di 1/2 arancia
  • 3-4 cucchiai di rum
Bollire le castagne secche in una pentola son abbondante acqua leggermente salata; scolarle e tritarle insieme alle mele sbucciate.
Sbattere le uova con lo zucchero e il latte, aggiungere il cacao setacciato, gli amaretti sbriciolati, le scorze grattugiate del limone e dell'arancia e il rum.
Amalgamare bene gli ingredienti ed infine unire le castagne e le mele tritate.
Imburrare ed infarinare leggermente una teglia e versarvi l'impasto; cuocere in forno a 180° per 45-50 minuti (la torta dovrà restare abbastanza umida).
Veronica

Pasqua in pentola: la Campania

Cosa si prepara per Pasqua in Campania?
La lista è lunga e variegata, i campani non ci deludono mai in cucina, e durante le feste danno il meglio di sè.
Sono tanti i piatti tipici e molto famosi di questa regione, che vengono preparati appositamente per questa festività.
Il menù pasquale di solito prevede la minestra maritata (tipica delle feste, infatti si prepara anche a Natale), a base di carne e verdura che si "maritano" tra loro nel piatto, l'agnello stufato con uova sode e piselli e/o il capretto al forno con le patate; poi ci sono gli immancabili carciofi, fritti e bolliti, e la fellata, un bel piatto di affettati misti da leccarsi i baffi.
Tutto questo viene accompagnato da varie pizze rustiche e lievitati come il tortano e il casatiello, per poi finire in bellezza con una bella e ipercalorica pastiera!
Chi non vorrebbe sedersi a tavola con una famiglia campana il giorno di Pasqua?!Io di certo apprezzerei molto.
Vediamo alcune ricette in dettaglio, tra cui quella della pastiera, che è tra i miei dolci preferiti di sempre!

Tortano e casatiello

Ingredienti:
  • 1 kg di farina
  • 500 ml di acqua
  • 25 gr di lievito di birra
  • 150 gr di strutto
  • 100 gr di pecorino romano grattuggiato
  • 400 gr di affettati (prosciutto, salame tipo Napoli, pancetta o ciccioli di maiale)
  • 400 gr di formaggi (provola, provolone, emmental)
  • 4 uova
  • sale e pepe
I due pani sono quasi identici negli ingredienti e nella preparazione; hanno origini antiche e probabilmente il tortano è l'antecedente del casatiello.
La differenza più evidente sta nell'uso delle uova: nel casatiello sono messe intere e crude, incastonate nella ciambella e fermate da una croce di pasta, mentre nel tortano vanno messe le uova sode a pezzetti.
Per prima cosa mettete la farina a fontana su una spianatoia e versate al centro il lievito di birra disciolto in un po' di acqua tiepida; continuate ad aggiungere un po' di acqua alla volta, incorporando la farina.
Impastate bene finchè la farina non sarà assorbita e cominciate ad unire lo strutto, un pizzico di sale, il pepe e il pecorino grattuggiato.
Lavorate l'impasto energicamente fino a che non sarà diventato omogeneo, morbido ed elastico.
Formate una palla di pasta e lasciate riposare e lievitare per un'oretta circa.
Nel frattempo tagliate a dadini i formaggi e gli affettati; nel caso del tortano mettete a bollire anche le uova, poi lasciatele raffreddare, sgusciatele e tagliatele a pezzetti (per il casatiello lasciatele crude, andranno inserite alla fine nella superficie del pane).
Finito il tempo di lievitazione, stendete la pasta in forma rettangolare, fino ad uno spessore di circa mezzo centimetro (nel caso del casatiello tenete da parte delle striscioline di pasta per fare le croci da mettere sulle uova).
Disponete i dadini di formaggio e di affettati (più le uova nel tortano) sulla sfoglia di pasta, lasciando un po' di spazio vuoto lungo i bordi; spolverizzate la superficie con del pecorino grattuggiato e arrotolate la pasta in maniera piuttosto stretta.
Trasferite il rotolo di pasta in una teglia per ciambelle, già unta con lo strutto, e unite bene le estremità.
Se state preparando il casatiello disponete le uova pulite incastonandole nella superficie e fermandole con delle croci di pasta.
Lasciate riposare per una notte, ma se non avete il tempo potete far riposare l'impasto coperto in luogo caldo per circa 3-4 ore.
Mettete in forno preriscaldato a 160° per 10 minuti, poi alzate a 170° e lasciate cuocere per altri 50 minuti.

Pastiera napoletana

Ingredienti per circa 12 persone:
  • 1 kg di pasta frolla
  • 700 gr di ricotta di pecora
  • 500 gr di grano cotto
  • 300 gr di latte
  • 600 gr di zucchero
  • 150 gr di canditi (cedro e arancia)
  • 30 gr di burro
  • 4 uova intere + 2 tuorli
  • 1 bustina di vanillina
  • 1 fialette di aroma di fiori d'arancio
  • cannella
  • 1 limone
Per prima cosa preparate la pasta frolla o, se preferite, usate 1 chilo di pasta surgelata già pronta; se usate quella surgelata, fatela scongelare a temperatura ambiente.
Per preparare la crema di grano, versate in un tegame capiente il grano cotto, il latte, il burro e la buccia grattugiata di un limone.
Lasciate cuocere a fuoco basso, mescolando spesso, fino a che il composto non si addenserà, diventando cremoso; spegnete il fuoco e lasciate raffreddare.
Unite la ricotta, le uova, lo zucchero, l'essenza di fiori d'arancio, la vanillina e la cannella; frullate tutti gli ingredienti in un mixer, fino a che non otterrete una crema fluida.
Intanto imburrate e foderate una teglia grande (o due piccole) con la pasta frolla, stesa a circa mezzo centimetro di spessore, e lasciate da parte un po' di pasta per le strisce decorative.
Unite la crema di ricotta e quella di grano, aggiungete i canditi e amalgamate bene tutti gli ingredienti.
Versate il composto ottenuto nella teglia e decorate la superficie con delle strisce di pasta incrociate.
Infornate a 180° per circa un'ora e mezza e, quando la superficie sarà dorata, togliete dal forno e lasciatela raffreddare. Servite la vostra pastiera napoletana fredda!
Veronica

Pasqua in pentola: la Toscana

Cosa si prepara per Pasqua in Toscana?
Sembra che come primo la scelta tradizionale sia una minestra di gallina e un brodo benedetto, un secondo a base di agnello (ecco mi pare che su questo sono quasi tutti d'accordo dal nord al sud, poi ognuno se lo prepara come vuole!), insalate pasquali di contorno contenenti le onnipresenti uova sode e una bella torta di riso, la torta putta.
E poi i dolci. Abbiamo la schiacciata, la pasimata..e poi chissà quanti altri, visto che ogni zona ha il suo.
Vediamo un po' di queste ricette (sembrano tutte buone e sarebbe un peccato sceglierne solo una!).

Torta putta (Pietrasanta)

Ingredienti per 1 torta grande:
  • 200 gr di riso lessato
  • 1 l di latte
  • 7 uova
  • 150 gr di formaggio grattugiato (parmigiano, pecorino romano, pecorino sardo in parti uguali)
  • sale
  • 2 cucchiai di pepe
  • cannella q.b.
  • noce moscata q.b.
  • olio d'oliva q.b.
  • pangrattato q.b.
Sbattete le uova e aggiungete un pizzico di sale, il pepe (la dose è mooolto abbondante, non per niente in dialetto "putta" significa pepata), la cannella e la noce moscata, i tre tipi di formaggio grattugiato, il latte tiepido e il riso lessato.
Mischiate bene gli ingredienti e lasciate riposare il composto per qualche ora.
Ungete d'olio una teglia e cospargetela di pangrattato (a vostra scelta, dipende se volete una torta più larga o più alta e massiccia), versate dentro il composto, compattatelo e mettete in forno a 180° per circa un'ora e mezza.
Deve essere una vera bomba calorica ma ha un aspetto davvero invitante!

Schiacciata di Pasqua (Pisa)

Ingredienti per 1 schiacciata:
  • 500 gr di farina 0
  • 170 gr di zucchero
  • 85 gr di burro
  • 15 gr di olio extra vergine di oliva
  • 3 uova
  • 25 gr di lievito di birra
  • essenza di anice
  • 1-2 cucchiai di Vin Santo
  • 1-2 cucchiai di Marsala
  • sale
  • arancia e limone
La preparazione di questa torta dolce è abbastanza laboriosa e lunga (causa 3 lievitazioni successive), e conviene prepararla il giorno prima.
Per preparare il primo lievito o lievitino bianco, sciogliete il lievito in circa 40 gr di acqua o latte tiepido e lavorate con 50 gr di farina.
Lasciate lievitare l'impasto, coperto con un panno, in luogo caldo e lontano da correnti, per circa 20 minuti; dovrà raddoppiare di volume e avere delle bollicine d'aria al suo interno.
Passato il tempo necessario, passate al primo ritocco: unite al lievitino la metà degli ingredienti rimasti: 250 gr di farina, 1 uovo intero e un tuorlo, 85 gr di zucchero, 40 gr di burro ammorbidito a pezzetti, la metà dell'olio e dei liquori, l'essenza d'anice, un po' di buccia grattugiata di arancia e limone, un pizzico di sale.
Lavorate l'impasto fino a renderlo omogeneo e morbido; mettete a lievitare in forno acceso al minimo, per circa un'ora e mezza.
Finita la lievitazione procedete al secondo ritocco: unite all'impasto tutto il resto degli ingredienti e lavorate come in precedenza.
Mettete l'impasto in una teglia unta di 18 cm di diametro e lasciate lievitare per 3 ore nel forno al minimo.
Tirate fuori la teglia e fate riscaldare il forno a 160°, con un pentolino pieno d'acqua all'interno.
Nel frattempo spennellate la schiacciata con l'albume avanzato e mettetela in forno per 50 minuti.
A fine cottura togliete dal forno, lasciate raffreddare per circa 15 minuti ed estraete dalla teglia.

Pasimata della Garfagnana (Lucca)

Ingredienti per 1 pasimata:
  • 500 gr di farina 00
  • 3 uova
  • 2 hg di burro
  • 200 gr di zucchero
  • 50 gr lievito di birra
  • 150 gr di uvetta sultanina
  • essenza di anice
  • canditi (facoltativi)
  • mandorle (facoltative)
Anche la pasimata ha una preparazione molto lunga e laboriosa, e vi conviene quindi cominciare a prepararla il giorno prima.
Sciogliete il lievito di birra in un po' di acqua tiepida e amalgamatelo con circa 50 gr di farina.
A parte il burro, l'anice e l'uvetta, dividete gli ingredienti in 3 parti.
Dopo una notte di riposo unite un uovo e 1/3 della farina e dello zucchero; amalgamate bene e lasciate riposare per 2 ore.
Aggiungete un altro uovo, 1/3 della farina e dello zucchero, e amalgamate; lasciate riposare altre due ore.
A questo punto unite gli ingredienti restanti, incluso il burro fuso intiepidito, l'essenza di anice e l'uvetta, e amalgamate bene il tutto.
Ricoprite una teglia di 30 cm di diametro con carta da forno e metteteci l'impasto a riposare per altre 2 ore.
Mettete in forno preriscaldato a 180° per circa un'ora: levate dal forno e fate raffreddare.
Servite la pasimata accompagnata da un ottimo bicchiere di Vin Santo.
Veronica

Pasqua in pentola: la Valle d'Aosta

Cosa si prepara per Pasqua in Valle d'Aosta?
Ecco a voi la crescia di Pasqua. Io pensavo fosse tipica solo ed esclusivamente delle Marche, ma mi sbagliavo. Primo errore, prima scoperta.
Certo la notizia non è proprio chiarissima, mi rimane il dubbio se la torta pasquale valdostana sia più simile alla crescia al formaggio dell'Italia centrale o alla torta pasqualina della Liguria..
Se qualche valdostano DOC dovesse passare per di qua mi illumini!
Comunque ho deciso di trattare la ricetta della crescia, sperando di aver scelto giusto (dai ho il 50 % delle possibilità di aver azzeccato!).

Crescia pasquale

Ingredienti:
  • 800 gr di farina
  • 200 ml di olio d'oliva
  • 200 gr di parmigiano grattugiato
  • 50 gr di pecorino grattuggiato
  • 100 ml di acqua tiepida
  • 90 gr di lievito di birra
  • 6 uova
  • sale e pepe
  • burro q.b.
Sciogliete 20 gr di lievito di birra nell'acqua tiepida e aggiungete 50 gr di farina, mescolate bene e lasciate riposare per circa 30 minuti, coperto da un panno.
Montate a neve gli albumi e poi aggiungete i tuorli, continuando a sbattere; aggiungete l'olio d'oliva, i due tipi di formaggio grattugiato, un pizzico di sale e il pepe.
A questo punto incorporate metà della farina; quando il composto sarà omogeneo unite il restante lievito sbriciolato e la restante farina, un poco alla volta.
Lavorate l'impasto fino a che non sarà omogeneo, morbido ed elastico; dovrebbero essersi formate anche delle bollicine d'aria sulla superficie.
Imburrate ed infarinate una teglia; se volete usare quelle larghe da dolci la crescia vi verrà un po' più bassa, altrimenti usate uno stampo dal fondo più stretto e con le pareti alte.
Riempite lo stampo per 2/3 e mettete a lievitare in luogo tiepido, coperto da un panno; l'impasto dovrà riempire completamente lo stampo e magari diventare anche più alto di questo (più cresce, più vuol dire che sta lievitando bene!).
Infornate in forno preriscaldato a 180° per circa un'ora e mezza; a metà cottura coprite la superficie della crescia con della carta d'alluminio, per evitare che si scurisca troppo (soprattutto se avete un forno maledetto come il mio, che tende a bruciarmi l'esterno di qualsiasi cosa ci metta dentro).
Controllate la cottura con uno stecchino, infilandolo al centro della crescia e controllando che ne esca completamente asciutto.
Mangiate  la fredda, da sola o accompagnata da fettine di salame.
Veronica