domenica 24 marzo 2013

Sardegna: le anguli 'e cibudda

Mi piace il dialetto sardo, soprattutto quello stretto, anche se non ci capisco veramente niente! E mi piacciono anche i nomi delle ricette, anche se leggendoli senza un spiegazione non capisco nemmeno se stiamo parlando di un antipasto o di un dessert..
Tra i tanti nomi di cui non capivo il significato ho trovato questo: anguli 'e cibudda.
Interessante, mi sono innamorata. Ma che cos'è?
Altro non è che un piatto semplice e genuino, legato alla cucina povera di tradizione agropastorale, che ha da sempre caratterizzato questa splendida isola che è la Sardegna.
E' tipica della zona dell'Ogliastra, regione della parte centro-orientale dell'isola.
Può essere considerata anche un piatto unico, vista la sua completezza e apporto calorico, ma viene utilizzato anche come spuntino o pasto frugale, soprattutto durante la raccolta delle olive o durante la vendemmia.
Tradizionalmente si cuoceva nei forni a legna, adagiando e spalmando l'impasto degli ingredienti su delle foglie di cavolo o di castagno, per non far sporcare le focacce con la cenere della brace.
La ricetta base è costituita da cipolla, pomodori e farina, ma molto più spesso si trova con l'aggiunta di zucca o zucchine e casu 'e vita (un tipo di formaggio di pecora abbastanza salato).
Il risultato è una specie di focaccia fatta di verdure, molto colorata e saporita, facile ed economica da fare.
Vediamo come prepararla, magari per farci degli ottimi spuntini (senza esagerare però, vista la quantità di cipolle, che potrebbe rimanere indigesta agli stomaci più deboli!).

Anguli 'e cibudda

Ingredienti:
  • 2 cipolle
  • 2 zucchine grandi ( o zucca a seconda dei gusti)
  • 800 gr di pomodori pelati
  • 300 gr di farina di semola
  • 200 gr di casu 'e vita
  • olio extra vergine d'oliva
Tagliate a fettine sottili le cipolle e le zucchine e mischiatele in una ciotola capiente.
Aggiungete la farina di semola e mischiate bene in modo che si attacchi alle verdure e ne assorba i liquidi.
Unite i pomodori pelati, il formaggio fatti a pezzetti e l'olio d'oliva; impastate ed amalgamate bene tutti gli ingredienti,
Se necessario, per rendere più pastoso il composto, potete aggiungere altra farina o, se invece avete bisogno di liquidi, unite il succo dei pelati.
Quando avrete ottenuto un composto omogeneo e con una bella consistenza, foderate una teglia con carta da forno e spalmarvi sopra l'impasto, in un unico pezzo o in tanti quadrati di circa 1 cm di spessore.
Infornare a 220° per circa 15 minuti, fino a quando le anguli 'e cibudda non si saranno colorite e rassodate, formando un invitante crosticina.
Servite ben calde e assaporatene il gusto semplice e genuino!



4 commenti:

  1. ma che splendida meravigliaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!chissà che morbidezza e che sapore... mi immagino solo purtroppo....Ricetta deliziosa, del genere che piacciono a me.

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    1. Sono contenta che ti sia piaciuta, in effetti è semplice ma è davvero niente male..magari la puoi provare!Mangiamiii ;)

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  2. mi aggrego ai complimenti solo che c'è poca sardegna eh eh eh... Sassari reclama. Tra i secondi piatti, principalmente a base di carne, ti consiglio la tradizionale cordula, interiora di agnello avvolte nell'intestino e cotte con piselli, cipolle e salsa di pomodoro,eccezionaleeeeee!!!!! anche se il piatto tipico più conosciuto è lo ziminu, interiora di vitello cotte in graticola sulla brace; postale farai un figurone.

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    1. Chiedo scusa umilmente alla Sardegna tuttaaa!!Comunque a mia discolpa c'è da dire che ho appena iniziato, ma non ti preoccupare ci sarà sicuramente un lunga scia di ricette sarde..e ne ho già rimediate due possibili da te :) Comunque questa settimana mi sto concentrando sui piatti pasquali regionali..hai da suggerirmi qualche piatto sardo tipico di Pasqua?Ti ho già elevata a mia consulente suprema per la cucina sarda ;)

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