domenica 21 febbraio 2016

Plumcake all'olio di oliva di Iginio Massari

Questa settimana ho deciso di ispirarmi al super maestro pasticcere Iginio Massari!
Cercavo la ricetta di un plumcake senza burro e ho trovato la ricetta del plumcake all'olio di oliva di Massari, l'ho scelta a occhi chiusi perché sapevo non mi avrebbe mai delusa.
Ovviamente non mi sono messa a fare modifiche sugli ingredienti, mi sono affidata all'originale cambiando solo l'aroma. Invece dell'arancia ho scelto il limone, solo per avvicinarmi di più ai gusti personali dei miei assaggiatori ufficiali!
Alla fine il risultato è stato ottimo come immaginavo, molto saporito, morbido, profumatissimo, una delizia perfetta per la colazione o per una merenda, magari accompagnato da una bella tazza di té.

Plumcake all'olio di oliva


Ingredienti per uno stampo 24x10 cm


  • 250 gr zucchero
  • 250 gr uova
  • 250 gr farina 00 + 90 gr farina (a parte)
  • 130 gr olio di extra vergine di oliva
  • 40 gr succo di limone
  • scorza grattugiata di 2 limoni
  • vaniglia
  • 9 gr lievito per dolci
  • 1 pizzico di sale
Mettete le uova a temperatura ambiente in una ciotola, unite la scorza grattugiata di 2 limoni, il succo di limone, la vaniglia e un pizzico di sale e mescolate velocemente. Aggiungete lo zucchero e montate le uova per 10-15 minuti, fino a quando non diventeranno gonfie, chiare e spumose.
Setacciate 250 gr di farina e il lievito per dolci e aggiungetelo a pioggia al resto dell'impasto continuando a mescolare con le fruste o con la planetaria a bassa velocità.
A questo punto unite a filo l'olio di oliva e fatelo assorbire bene nell'impasto; unire gli ultimi 90 gr di farina setacciata e mescolare delicatamente.
Versare il composto in uno stampo per plumcake da 24x10 cm e con una spatola unta di olio praticate un taglio longitudinale sulla superficie del dolce.
Mettete in forno preriscaldato a 180° per 50-60 minuti o fino a che lo stecchino infilato al centro del dolce non uscirà pulito.

Veronica

mercoledì 10 febbraio 2016

Fagottini di pasta sfoglia con le pere

Quando devo consumare qualcosa con una certa fretta (a casa mia c'è sempre qualcosa in scadenza e di solito me ne accorgo giusto il giorno prima!) attivo subito la fantasia e cerco di trovare delle idee piacevoli e magari poco comuni.
Avevo un rotolo di pasta sfoglia, a casa mia la prima idea associata a questo ingrediente è sempre la torta salata ricotta e spinaci. Ma dai che noia, mica si possono cucinare sempre le stesse cose!
Allora ho aperto frigo, mobili, barattoli e ho cominciato a passare in rassegna quello che avevo a disposizione.
Va bene, vada per un dolce, quindi ho scelto tra le cose che avevo in cucina degli ingredienti che potevano stare bene insieme così da ottenere un buon ripieno.
Alla fine è stato piacevole, una preparazione facilissima e super veloce, dove ho potuto scegliere e mixare gli ingredienti che avevo a disposizione a mio gusto, senza seguire alla lettere e al grammo ricette già scritte e decise da qualcun'altro.
Niente bilancia, pasta sfoglia, poco più di una mezz'oretta e un po' di fantasia ed ecco pronti degli splendidi fagottini alle pere!


Fagottini di pasta sfoglia alle pere


Ingredienti per 9 pezzi;

  • 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
  • 1 pera
  • gocce di cioccolata q.b.
  • mandorle spezzettate q.b.
  • uvetta q.b.
  • cannella q.b.
  • zucchero di canna q.b.
  • latte q.b.
In una ciotola preparate tutti gli ingredienti per il ripieno: la pera a dadini, le gocce di cioccolata fondente, le mandorle a pezzetti, l'uvetta rinvenuta in acqua tiepida e rum, cannella e zucchero di canna a vostro gusto. Miscelate tutti gli ingredienti e lasciateli insaporire per qualche minuto.
Nel frattempo aprite la pasta sfoglia e dividetela in 9 quadrati, che saranno di circa 10 cm di lato; spolverate la base dei quadrati di pasta sfoglia con cannella e zucchero di canna.
Mettete su ogni quadrato di sfoglia un po' del ripieno e richiudete la pasta portando gli angoli verso il centro, sovrapponendoli leggermente e schiacciando un po' per fermare la chiusura.
Spennellate la superficie dei fagottini con del latte e spolverate con un velo di zucchero di canna.
Cuocete in forno preriscaldato a 200° per 20-25 minuti, o fino a quando i fagottini di sfoglia alle pere non saranno ben dorati in superficie.

Veronica

domenica 31 gennaio 2016

Le mille forme della pasta - Orecchiette

L'altro giorno stavo facendo un giretto esplorativo tra le corsie del supermercato e mi imbatto in una mega confezione di cime di rapa già belle e pronte. Una fatica in meno, la verdura è già tutta pulita e preparata.
Ovviamente le cime di rapa richiamano in automatico le orecchiette. Ma non è che potevo allungarmi semplicemente al reparto della pasta e prendere un bel pacco di orecchiette pugliesi, no, che siamo matti, così mi tolgo il gusto di sporcarmi un po' le mani (e la cucina) e di prepararle da sola!
E sia, armati di pazienza e buona volontà, facciamo le orecchiette a mano ed esploriamo uno dei prodotti tipici più conosciuti della Puglia!

Orecchiette alle cime di rapa


Ingredienti per 5 persone:
  • 500 gr di farina di semola di grano duro
  • 280-300 ml circa di acqua tiepida
  • un pizzico di sale
  • 1 kg di cime di rapa pulite
  • olio evo q.b.
  • aglio q.b.
  • peperoncino q.b.
Per preparare la pasta, disponete la farina di semola e il sale a fontana e versate un po' alla volta l'acqua tiepida, impastando gli ingredienti.
Aggiungete acqua e impastate fino a quando non otterrete un panetto abbastanza duro e liscio, non troppo umido e morbido.
Coprite la pasta con la pellicola e lasciatela riposare per una mezz'oretta.
Prendete dei pezzi di pasta e ricavate dei filoncini spessi all'incirca 1 cm e tagliateli a tocchetti (più o meno come per gli gnocchi, solo che in questo caso i tocchetti saranno abbastanza piccoli).
Con un coltello dalla lama liscia, premete sui tocchetti e trascinateli all'interno verso di voi, premendo sul piano di lavoro; poggiate le orecchiette (che si saranno arrotolate intorno alla lama del coltello) sulla punta del pollice e rovesciatele al contrario, aprendole e dandogli la classica forma a cupoletta o appunto ad orecchio.
Potete cuocere la pasta subito oppure lasciarla seccare all'aria fino a che perda tutta l'umidità, dopodiché potrà essere conservata in contenitori ermetici.
Se decidete di preparare le orecchiette con le cime di rapa, preparate in una padella capiente un soffritto con abbondante olio di oliva e aglio.
Nel frattempo portate a bollore abbondante acqua salata, prima versate le foglie più grandi delle cime e lasciate cuocere fino a che risultino ammorbidite ma ancora abbastanza croccanti; a questo punto unire le orecchiette e dopo qualche minuto aggiungete le cimette.
Finite di cuocere e scolate il tutto mantenendo un po' di acqua di cottura; mantecate nella padella a fuoco medio la pasta con il soffritto e aggiungere un po' di acqua di cottura per non farla seccare troppo, infine spolverate col peperoncino a piacere.


venerdì 29 gennaio 2016

Bonet piemontese

La prima volta che ho sentito parlare del bonet è stata durante una conversazione culinaria con una simpaticissima signora di origini piemontesi.
Non l'avevo mai sentito nominare, non sapevo che tipo di dolce fosse e neanche lontanamente che sapore avesse. E dal non sapere neanche della sua esistenza mi sono ritrovata a prepararlo, per di più per questa signora che non lo mangiava da anni, ma ricordava ancora benissimo quello che le preparava la sua nonna quando era una ragazzina.
Arduo compito soddisfare le aspettative! Mi sono documentata sul dolce, ho confrontato mille ricette diverse e poi ho scavato per bene nei ricordi d'infanzia della cara signora, che tra l'altro mi ha gentilmente donato per l'occasione lo stampo originale che usava la nonna per preparare il dolce, un bellissimo stampo a ciambella sagomato per budino, in banda stagnata, della fine del 1800.
Mi sono stilata la mia bella ricetta, ingredienti pronti, teglia giusta, incrociamo le dita e via!
Beh il risultato è stato magnifico, un budino diverso da quelli super classici, dal sapore particolare e molto piacevole.

Bonet


Ingredienti per uno stampo a ciambella da 24 cm:
  • 1 l di latte intero
  • 2 cucchiai di estratto di vaniglia o una bacca
  • 8 uova 
  • 200 gr di zucchero
  • 200 gr di amaretti (lasciarne una decina per decorazione)
  • 40 ml di rum
  • 60 gr di cacao amaro
  • 120 gr di zucchero + 3 cucchiai di acqua


Scaldate il latte con la vaniglia; miscelate le uova con lo zucchero, senza montarle, poi aggiungete il cacao setacciato, il rum e gli amaretti a pezzetti non troppo piccoli.
Versate il latte caldo sul composto ed amalgamate bene.
Nel frattempo preparate in un pentolino il caramello, con 120 gr di zucchero e qualche cucchiaio d'acqua, e versatelo appena fatto sul fondo della teglia, distribuendolo velocemente; a questo punto versate sopra il composto del bonet.
Mettete lo stampo in una teglia più grande, piena di acqua fredda fino a 1/3 dell’altezza dello stampo a ciambella, e infornate a 150° per circa 1 e ½ ora, fino a che il dolce risulti sodo.

Lasciate freddare, poi mettete in frigorifero per almeno 2 ore;  passate un coltello lungo i bordi dello stampo per staccare bene il dolce e sformatelo su un piatto da portata.   
Decorate la superficie con degli amaretti interi, alternati a dei ciuffi di panna montata.  

Veronica

lunedì 25 gennaio 2016

Torta cioccolato e pere

Stamattina ho aperto il frigorifero e ho fatto il solito giro per controllare le date di scadenza e cosa trovo? Ben tre vincitori da utilizzare subito! Mi sono ritrovata con una confezione di uova, uno yogurt e un rimasuglio di latte.
Dato che non esiste al mondo che io butti qualcosa da mangiare, ho cominciato a rovistare tra tutte le ricette sparse tra quaderni, post it e computer.
Poi mi è caduto l'occhio sul cesto della frutta e c'erano una marea di pere. E allora decisione presa!
Si va sul classico, una bella torta cioccolato e pere, un abbinamento che a me piace da morire, che d'inverno ci sta una meraviglia, che usa frutta di stagione. Insomma mi sembra perfetta, soprattutto per la merenda di oggi pomeriggio!




Torta cioccolato e pere


Ingredienti per uno stampo di 25 cm:
  • 170 gr farina
  • 100 gr fecola di patate
  • 30 gr cacao amaro
  • 1 bustina di lievito
  • 4 uova medie
  • 1 pizzico di sale
  • 100 gr zucchero semolato
  • 100 gr zucchero di canna
  • vaniglia
  • 120 gr yogurt
  • 50 gr latte
  • 150 gr cioccolato fondente
  • 80 gr olio di semi
  • 200 ml acqua
  • 30 ml rum
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 3 pere medie
Sbucciate le pere e tagliatele a cubetti, mettendo da parte 10 spicchi non troppo spessi.
Mettete in padella le pere a cubetti insieme all'acqua, il rum e i due cucchiai di zucchero.
Sciogliere il cioccolato fondente ed emulsionarlo con l'olio di semi, e lasciarlo intiepidire.
Montate le uova con un pizzico di sale e i due tipi di zucchero, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
Aggiungete un po' alla volta lo yogurt, il latte e il cioccolato fuso con l'olio, sempre mescolando.
Unite tutte le polveri setacciate e aggiungetele un po' alla volta all'impasto, amalgamando delicatamente con una spatola.
Con le ultime polveri unite anche le pere a dadini e trasferite l'impasto in una teglia imburrata e infarinata.
Mettete in forno preriscaldato a 180° per 55-60 minuti.

Veronica

venerdì 22 gennaio 2016

Torta di grano saraceno

La torta di grano saraceno è un dolce tipico del Trentino Alto Adige e delle zone di montagna circostanti, dove questo tipo di farina dal gusto rustico è molto usato in diverse preparazioni.
Questo dolce non ha l'aspetto delle grandi torte elaborate e raffinate, ma racchiude un sapore intenso e pieno, è gustoso, salutare, ma molto ricco ed energetico.
Perfetto per la colazione o una coccola pomeridiana, io lo trovo delizioso, morbido e avvolgente. Tra l'altro è facile e veloce, quindi non ci sono scuse per non provarlo!

Torta di grano saraceno


Ingredienti per uno stampo di 24 cm:
  • 150 gr di burro
  • 250 gr di zucchero
  • 6 uova
  • 100 gr mandorle macinate
  • 250 gr farina di grano saraceno
  • 1 bustina di lievito
  • 2 cucchiaini di estratto di vaniglia
  • 300-400 gr confettura di mirtilli rossi o lamponi


Montate gli albumi con 100 gr di zucchero presi dal totale e qualche goccia di limone, e mettete da parte.
Montare a pomata il burro a temperatura ambiente con lo zucchero restante, poi aggiungete i tuorli uno alla volta, la vaniglia ed amalgamate.
Aggiungete le mandorle tritate e poi la farina setacciata miscelata con il lievito; se l’impasto è troppo denso aggiungete un po’ di latte per ammorbidirlo.
Unite all'impasto gli albumi montati ed amalgamate con una spatola, con movimenti dal basso verso l’alto.
Mettete l’impasto nello stampo imburrato ed infarinato e cuocete in forno preriscaldato a 180° per 40-45 minuti.

Una volta cotta, lasciate freddare molto bene, poi dividete la torta a metà e farcitela con la confettura di mirtilli rossi o di lamponi (o comunque con una marmellata dal sapore leggermente aspro); se volete potete servirla accompagnando le fette con della panna montata leggermente zuccherata.

Veronica

mercoledì 13 gennaio 2016

Pizzette allo yogurt super veloci



Una ricetta super facile e veloce a volte non guasta! 
Io adoro le ricette che richiedono pazienza e a volte dei lunghi tempi di preparazione, come i lievitati.
Ma qualche volta si può fare un'eccezione e provare qualcosa di semplice, per la serie minimo sforzo massimo risultato!
Le pizzette allo yogurt greco richiedono pochi ingredienti e pochissimo tempo, sono bellissime e buonissime, perfette per un aperitivo, un antipasto veloce o per un buffet.
In mezz'ora avrete le vostre pizzette già pronte in tavola per essere gustate, quindi se non avete tempo, siete tornati a casa tardi, vi viene una voglia di pizzette all'ultimo momento...beh la soluzione è servita!



Pizzette allo yogurt

Ingredienti per circa 25-30 pizzette:
  • 200 gr farina
  • 8 gr lievito secco per torte salate
  • 200 gr yogurt greco intero
  • passata di pomodoro q.b.
  • Olio evo q.b.
  • sale q.b.
  • origano o basilico
Per prima cosa preparate il condimento per le pizzette, così durante la preparazione dell'impasto si insaporirà: mescolate la passata di pomodoro con l'olio evo e il sale, aggiungete a piacere origano o foglie di basilico. In alternativa le pizzette si possono condire con delle olive, dei pezzi di pomodorini freschi, delle fette di patate tagliate finissime, del prosciutto cotto con del formaggio...
In una ciotola unite la farina, il lievito setacciato e 1/2 cucchiaino di sale; aggiungete lo yogurt greco ed impastate fino ad ottenere un composto morbido ed omogeneo (se dovesse risultare troppo appiccicoso, aggiungete ancora un po' di farina).
Su un piano infarinato, stendete la pasta ad uno spessore di 4-5 mm e ricavate delle pizzette di circa 5 cm di diametro.
Preriscaldate il forno a 200°, così raggiungerà la temperatura mentre finirete di preparare.
Una volta ricavate tutte le pizzette, disponetele su una teglia foderata di carta forno; condire ogni pizzetta con un cucchiaino di passata di pomodoro, un filo d'olio e una spolverata a piacere con altro origano o con delle foglioline di basilico fresco.
Infornate per circa 15 minuti, fino a che non risultino belle dorate; se volete aggiungere del formaggio o della mozzarella (in questo caso bel scolata e strizzata), metteteli sulle pizzette solo qualche minuto prima della fine della cottura, così che non rilascino liquido.


domenica 10 gennaio 2016

Le mille forme della pasta - Cavatelli

Io sono un'amante della pasta fresca. Con le uova, senza uova, fina, spessa, con farina 00, semola o qualsiasi altra polvere magica che può dar vita a mille tipi e forme di pasta.
Eh si sono anche un'amante della forma della pasta. Preparatemi un solo impasto e dategli mille forme diverse, e io sarò entusiasta, mi sembrerà di mangiare ogni volta una cosa nuova dal sapore completamente diverso.
L'Italia offre da Nord a Sud ogni tipo di pasta fantasiosa, ognuna ha le sue caratteristiche, che la rendono riconoscibile, ci sono quelle più famose e quelle ancora sconosciute ai più. Le vorrei conoscere tutte, le vorrei mangiare tutte, le vorrei preparare tutte.
Vorrei imparare i gesti per creare ogni volta qualcosa di diverso e così unico. Quindi sono sempre alla ricerca di un formato nuovo da provare, e stavolta tocca ai cavatelli, una tipica pasta fresca di alcune regioni del Sud, tra tutte la Puglia, il Molise e la Basilicata.
Una pasta dal sapore semplice, fatta con ingredienti poveri che facilmente sono associabili a infiniti condimenti.
Basta un po' di semola e dell'acqua e si può preparare un bellissimo pranzo della domenica. A volte basta davvero poco.


Cavatelli


Ingredienti per 4 persone:

  • 400 gr di semola di grano duro
  • 200 ml circa di acqua
  • sale q.b.
Disponete la farina di semola di grano duro su una spianatoia e versate al centro l'acqua in cui avrete sciolto il sale.
Lavorate gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo e sodo e lasciate riposare avvolto nella pellicola, per circa 30 minuti.
Riprendete la pasta e formate dei filoncini di circa 1 cm di spessore; tagliate i filoncini a tocchetti di circa 2 cm di lunghezza.
Per ottenere i cavatelli, fate pressione con l'indice e il medio sui tocchetti di pasta e trascinateli verso di voi facendoli arrotolare su se stessi, ottenendo così dei cilindretti incavati.
La pasta può essere cucinata subito oppure si può lasciare seccare all'aria, per poi conservarla in dei contenitori ben chiusi.

Veronica

sabato 9 gennaio 2016

Torta sbriciolata alla Nutella

A volte le cose più semplici sono le più buone. Pochi ingredienti, un procedimento semplice e lineare che richiede pochissimo tempo, e viene fuori una torta da leccarsi i baffi.
Dentro ci possiamo mettere quello che più ci piace, io sono golosa come i bambini e ho scelto la Nutella, ma è una gioia anche con la marmellata o con una crema di ricotta. E se non volete scegliere, potete sempre riempire la vostra torta con una farcitura doppio gusto!


Torta sbriciolata alla Nutella

Ingredienti per uno stampo di 25 cm:

  • 400 gr farina 
  • ½ bustina lievito
  • 1 pizzico di sale
  • 130 gr burro
  • 140 gr zucchero
  • 2 uova
  • 500 gr Nutella

Mettete la farina setacciata con il lievito, un pizzico di sale, lo zucchero, il burro freddo a pezzetti e le uova leggermente sbattute in una ciotola capiente; mischiate tutti gli ingredienti con la punta delle dita fino a che non avrete ottenuto una consistenza sabbiosa grossolana, tipo briciolone appunto.
Disponete ¾ del composto sul fondo di una teglia di circa 25 cm di diametro e pressate leggermente con le mani senza compattare troppo le varie briciole di pasta.
Scaldate leggermente la Nutella nel microonde o a bagnomaria, in modo che sia più fluida e più facile da stendere sul fondo della torta, poi distribuitela uniformemente sulla frolla, lasciando un piccolo spazio lungo i bordi (altrimenti in cottura la crema potrebbe fuoriuscire e bruciarsi).
Ricoprite la Nutella con il resto delle briciole e mettete in forno preriscaldato a 180° per circa 35-40 minuti, fino a che la superficie risulterà dorata.


domenica 3 gennaio 2016

Le mille forme della pasta - Fettuccine paglia e fieno

Ed è arrivata anche la prima domenica dell'anno. A casa mia girano ancora indisturbati gli avanzi del periodo delle feste. Ma è domenica, che fai non prepari giusto una cosetta?!
Come minimo un po' di pasta fresca, per rimanere leggeri dopo tutto quello che abbiamo mangiato. In fondo la pasta all'uovo è salutare, poi ci ho messo anche un po' di spinaci, quindi c'è la verdura, quindi è dietetica, quindi ne posso fare un quintale per 5 persone.
E allora oggi mangiamo colorato, un bel piatto di fettuccine paglia e fieno!

Fettuccine paglia e fieno


Ingredienti per 5 persone (che mangiano per 10)

Per la pasta classica:

  • 220 gr di farina 00
  • 2 uova medie
  • 1 pizzico di sale
Per la pasta verde:
  • 300 gr di farina 00
  • 2 uova medie
  • 80 gr di spinaci lessati (peso da cotti)
Il procedimento per la preparazione delle due paste è lo stesso: su una spianatoia (o in una ciotola o per i più pigri come me, in una planetaria), disponete la farina a fontana, rompete le uova all'interno e mettete un pizzico di sale; nel caso della pasta verde aggiungete insieme alle uova gli spinaci molto ben strizzati, altrimenti la pasta rimarrà umida e appiccicosa, e frullati.
A questo punto impastate il tutto fino ad ottenere un composto (anzi due) liscio ed omogeneo e mettete la pasta a riposare per mezz'ora a temperatura ambiente, avvolta nella pellicola trasparente; il riposo aiuta la pasta a rilassarsi così che sarà meno elastica e quindi più facile da stendere.
Riprendete gli impasti e stendeteli a mano con il mattarello (onore a voi!) o con la macchina stendipasta, allo spessore che preferite; io di solito arrivo alla penultima tacca della macchinetta.
Ricavate le fettuccine sempre con la solita macchinetta o, se siete old fashion e abbastanza pazienti, al coltello...e le sfogline emiliane saranno fiere di voi!
Ora che le fettuccine paglia e fieno sono pronte, potete cucinarle subito e in 5 minuti saranno già pronte nei piatti, oppure lasciarle seccare stese su dei teli infarinati e mangiarle più in là.
Io ovviamente le ho mangiate 5 minuti dopo aver finito la preparazione, immerse in abbondante sugo di salsiccia (un po' di carne ci voleva, la verdura già c'era!), ma non avrei disdegnato anche un sughetto di funghi misti...magari per la prossima volta!

Veronica




sabato 2 gennaio 2016

Happy New Beginning!


Anno nuovo, (tanti, pure troppi!) propositi nuovi.
Quindi quale momento migliore per rispolverare questo povero blog abbandonato, dargli una bella rinnovata e ricominciare a condividere un po' di esperimenti culinari?
Sarà il Natale che mi ispira questo spirito di condivisione, o forse sarà che ho prodotto talmente tanta roba in questo periodo che sento un urgente bisogno di riordinare tutti i mille foglietti di appunti e ricette, prima di perdere tutto nel buco nero della mia cucina!
Un Natale impegnativo ma sereno, pieno di calore, sorrisi, luci, regali. E una scia di cannella, zenzero, arancia, limone. Mani impiastrate di pasta frolla e cioccolato. Nuvole di zucchero a velo e cacao.
Una produzione industriale di dolci, biscotti, caramelle, che ci si potrebbe sfamare un esercito di affamati. Ed è un po' quello che è successo, omini di pan di zenzero che hanno fatto le valigie e sono partiti alla volta di nuove case piene di bimbi, biscotti colorati che hanno ricevuto l'ordine di andare a decorare alberelli sparsi per Roma, dolcetti che sono andati a fare compagnia a persone solitarie ed altri che sono andati a farsi condividere da famiglie numerose.



E io che sono felice con poco. Sono felice di fare notte a preparare mille cose, di farmi venire il mal di schiena a forza di stare piegata a decorare dei biscotti che neanche mangerò, solo per il gusto di regalare, di condividere ciò che riesco a fare con le mie mani, sperando sempre che sia per gli altri una cosa speciale almeno quanto lo è per me. 
Su questo spirito positivo che mi ha lasciato questo Natale, ho deciso di costruire questo anno nuovo, che voglio dedicare seriamente alle mie passioni (e quindi a me stessa e alla mia felicità), prima fra tutte la regina delle regine, la cucina!
Veronica